Allotment, Tour Operator e Hotel in Overbooking

luglio 1, 2008

Capita spesso che un cliente entri in una nuova agenzia semplicemente perché non ha trovato posto presso la sua agenzia di fiducia per la vacanza nella la struttura “Tal dei Tali” e non sa a che santo votarsi.

Miracolosamente la nuova agenzia riesce a trovare dei posti, che alla agenzia di fiducia del cliente erano evidentemente “sfuggiti”, preferendo proporre “Altro”.

A questo punti alcuni clienti si sentono più che giustificati a dubitare della onestà della nuova agenzia,  tanto più che non la conoscono.

Se la prenotazione va a buon fine, resteranno comunque col dubbio che ci sia una fregatura sotto, perlomeno fin quando non torneranno da casa dopo aver passato una splendida vacanza laddove volevano.

Se invece per malaugurate coincidenze, la prenotazione con la nuova agenzia non va a buon fine, ecco che il dubbio diventa certezza: “Ci hai provato! “, “Sì, lo sospettavo visto che la mia agenzia mi aveva assicurato non esserci posto” e bla bla bla.

Allora sveliamo il segreto alla base di una prenotazione con tour operator.

Vi è mai capitato di chiedere alla vostra agenzia se l’hotel in questione, che magari si trova in USA, abbia una camera libera per la data settimana di vacanza?

Vi è mai capitato che vi abbiano subito dato la risposta,  SENZA aver fatto alcuna telefonata negli stati Uniti o avendo telefonato al più ad un tour operator che si trova in Italia?

Vi siete mai chiesti come  è possibile che ciò accada?

Mettiamo che l’hotel “Tal dei Tali” abbia 100 camere in totale e mettiamo che abbia degli accordi commerciali con alcuni tour operator , che chiameremo A, B, C,…

A inizio stagione (a dire il vero anche prima) l’hotel decide di dare la disponibilità di alcune sue camere a questi tour operator, in modo che essi possano raccogliere le prenotazioni SENZA appunto dover telefonare ogni santo giorno e ora all’hotel.

Queste disponibilità si chiamano Allotment e rappresentano camere prenotabili tramite un tour operator, anziché direttamente.

Gli allotment vengono distribuiti tra i tour operator A, B, C, etc, in modo numerico: ad es. A può averne 5, B 1, C, 3, D 5 e così via.

Di conseguenza, delle 100 camere iniziali, alcune saranno prenotabili tramite i var tour operator che hanno l’hotel “Tal dei Tali” in catalogo e le restanti saranno prenotabili direttamente chiamando l’hotel

Gli allotment hanno una durata limitata nel tempo, che viene definita negli accordi commerciali di cui sopra e che determina il momento in cui essi verranno restituiti al mittente, cioè all’hotel.

Ecco un esempio pratico:

delle 100 camere dell’hotel “Tal dei tali”, esso decide che 20 vengono distribuite tra 4 tour operator: A, B, C, D a gruppi di 5 allotment a tour operator.

Il tour operator A si è accordato per restituire le camere 30 gg prima della data di inizio soggiorno, mentre i tour operator B e D si sono accordati per restituire le camere 21 gg prima della data di inizio soggiorno, mentre ad es. il tour operator C, che ha un trattanento migliore, è riuscito ad accordarsi per restituire le camere 15 gg prima della data inizio soggiorno.

La restituzione delle camere  a momenti precisi non è altro che la restituzione delle camere invendute dai tour operator, e che vengono restituite all’hotel per consentirgli di smistarle a suoi clienti diretti evitando di restare con camere libere (cosa che detestano soprattutto in alta stagione)

Cosa succede allora?

La agenzia di fiducia del cliente, quella che non aveva trovato posto press l’hotel “Tal dei tali” evidentemente aveva controllato la disponibiltà solo tramite i tour operator A, B, D (i quali o sono riusciti a vendere le camere per tempo oppure hanno già restituito l’invenduto), ma non aveva pensato a controllare presso il tour operator C, che invece non ha ancora restituito l’invenduto o non ha ancora esaurito i suoi allottment.

Qualora un tour operator riuscisse a vendere tutti i suoi allottment, può far richiesta all’hotel di averne altri, secondo cosa comprende l’accordo commerciale e le esigenze dei clienti. Ma se l’hotel non ha più sue camere dirette ciò è impossibile: così sarà impossibile prenotare presso A, B, D.

Non è detto che sia impossibile prenotare presso C: infatti lui aveva l’accordo commerciale che prevedeva di potersi tenere le camere più a lungo rispetto agli altri tour operator, quindi è più probabile che abbia ancora posto. Basta chiederlo!!!

La nuova agenzia quindi non mentiva quando ha detto di aver trovato posto presso C, semplicemente perché per C non è ancora arrivato il momento di restituire le camere all’hotel e non ha ancora venduto tutti i suoi allotment.

Non scendo in altri dettagli per non complicarvi la vita, ma, a grandi linee, il fatto che A, B, D, abbiano esaurito gli allottment NON implica che anche C si trovi nella stessa situazione.  Conviene quindi procedere.

A questo punto infatti, decidendo di prenotare con C si possono avere due risultati

 – Va tutto bene: conclusione, si parte e si gusta la vacanza

 – Durante la prenotazione qualcosa va storto: cosa è successo? Avviata la prenotazione con la nuova agenzia presso il tour operator C, arriva una laconica comunicazione di overbooking

 Sì! Overbooking!

Capita anche con gli hotel, mica solo coi voli. Avviene quando considerano disponibili più camere  di quelle che hanno. Coi voli le compagnie aeree lo fanno apposta perché sanno che all’imbarco molti non si presenteranno. Con gli hotel invece può anche capitare che abbiano semplicemente fatto male i conti: può essere stato l’hotel, può essere stato il tour operator, e così hanno considerato prenotabili più camere di quelle effettivamente libere.

L’overbooking è un difetto di prenotazione del tour operatore e dell’hotel, e quindi il turista è tutelato. In caso di overbooking esso viene avvisato e può richiedere il rimborso di quanto pagato per la vacanza, oppure, se il determinato hotel non è fondamentale per la fruizione della vacanza, può valutare qualche alternativa. In tutti i casi, un overbooking delle strutture NON obbliga a partire, né a ripiegare altrove, si può benissimo recedere senza problemi e senza pagare alcuna penale.

Un overbooking di Hotel viene spesso scoperto prima di partire o alla prenotazione. Questa è la sorte migliore e se il tour operator/agenzia ve lo comunica prima di partire allora siete davvero stati trattati bene.

Domanda: Ma come mai la mia agenzia su strada non mi ha detto dei posti presso il tour operator C?

Semplice: o non sapeva che esistesse anche C, o avete trovato una banconista che si scocciava di chiedere; alcuni, per evitare di fare troppe telefonate, si fermano alla prima risposta negativa provando a proporre una cosa che conviene più a loro, e che probabilmente accetterete in quanto l’ha proposta la vostra agenzia di fiducia.

Perciò se una agenzia vi dice di aver trovato i posti che cercavate quando tutti gli altri vi avevano detto picche….ricordatevi che è giusto dubitare ma anche della storia degli allotment e dei tour operator…..


Prenotare in fai-da-me…è più economico!

giugno 15, 2008

Così sbottò un cliente un giorno e andò a prenotare la solita offerta stracciata trovata chissà dove.

Io immaginai come sarebbe andata….
Offerte Convenienti?Vacanze Economiche? Lo Humoracconto Estivo


Proposta di Inno per gli Agenti di viaggio

marzo 26, 2008
Come Inno ho rivisitato una nota canzone per creare un mio piccolo delirio che rappresenta i dolci affanni di questo mondo: Loretta perdonami!!!!
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1a strofa
 
Voglia di vendere e poi
quote nette iscrizione e quant’altro
e si contavano i child
che imbroglio era
benedetta commissione.
   
2a strofa
 
Che resta di un sogno erotico se
al mattino ti telefona un pazzo
mononeuronico e più
non sa che fare
sta cercando prezzi bassi
se per errore
chiudo gli occhi e penso a lui.
   
Ritornello
 
Se
per un buono sconticino
rientrerai
benedetta commissione
che imbroglio se
per preventivare basta un’ora
che fretta c’era
benedetta commissione
che fretta c’era
se il guadagno se ne va.
   
3a Strofa 
  
Che resta dentro di me
di clienti che non partono mai
stelle una sola ce n’è
che mi può dare
la misura di un hotel
se per errore
chiudo gli occhi e scelgo lui.

 Ritornello

Se
per un buono sconticino
rientrerai
benedetta commissione
che imbroglio se
quell’acconto non arriva ancora
che fretta c’era
benedetti vacanzieri
che fretta c’era
sono pazzi come me.

NOTA: Ebbene sì. Ho rovinato per sempre “Maledetta Primavera” di Loretta Goggi

News M.A.U.S.E.

marzo 17, 2008

Vi riporto una notizia (finta perchè l’ho inventata io per ridere con i miei colleghi di agenzia), così capite cosa ci succede dopo ore passate a sentire richieste di tutti i generi, che in alta stagione si moltiplicano

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Edizione straordinaria

Un nuovo temibile virus è stato scoperto in questi giorni.

Di origine internettiana, il nuovo virus – denominato M.A.U.S.E. “Mononeurosi Acuta Ultimo Stadio Epidemica” , attacca i soli navigatori della rete trasmettendosi per “via telepatica”.

Il risultato è la condensazione di tutti i neuroni in una massa informe priva di qualsiasi sinapsi.
I sintomi sono molto subdoli ma inconfondibili: parte da una normalissima ricerca usando le parole “gratis”, “economico”, “conveniente”, “poco prezzo”, “last minute”, “last second”, e simili

Dapprima un desiderio di cliccare di qua e di là percorrendo tutti i link visibili sullo schermo, che diviene sempre più irrefrenabile; quindi un fremito continuo del dito costringe a comporre tutti i numeri di telefono chiedendo la vacanza gratis; infine una temporanea incapacità di ragionamento costringe il cervello a considerare bambini da 0 a 30 anni e a nasconderli nelle richieste di prenotazione.

Il virus non fa distinzione tra ceti sociali: tutti i navigatori infetti si ritrovano a cercare lo stesso tipo di vacanza impossibile, arrivando perfino a molestare i poveri promotori che non riescono a soddisfare le loro sempre più assurde richieste.

Poiché il virus si aggira su Internet il Governo ha decretato lo stato di emergenza e raccomanda caldamente di segnalare alle autorità competenti qualsiasi focolaio di infezione

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In viaggio con Babbo Natale

dicembre 24, 2007

Ecco cosa ho delirato dopo aver lavorato troppe richieste assurde per Natale.

P.S: Si intende che è solo per ridere….

In viaggio con Babbo Natale!!!
Minitour di 1 sola notte con destinazione tutto il mondo!

Lo hai sognato, lo hai immaginato, lo hai progettato fin nei minimi particolari per tutta la tua infanzia, praticamente lo attendi da una vita!Bananab

Una vita di sacrifici, di occhi ballonzolanti davanti al monitor e dita anchilosate sul mouse, una vita spesa a cercare e ricercare tra miliardi di offerte last minute, l’unica che nessuno abbia mai proposto.

Il tuo sogno ora diventa realtà!Toungue

Eccezionalmente potrai accompagnare Babbo Natale durante la consegna dei regali nella notte tra il 24 e il 25 Dicembre.Abbr

LA NOTTE DI NATALE!
Tu e Babbo Natale in persona!

disney_7_bg_112903Verrà a prenderti fin sotto casa, ti riserverà un posto privilegiato sulla sua turbo slitta, con 8 renne da formula 1, 5 marce, vista panoramica e aria condizionata, potrai portare il sacco dei regali, calarti nel camino e disporre i doni sotto gli alberi addobbati, assaggerai i pasticcini lasciati per lui dai bambini, potrai perfino cimentarti nel il suo famosissimo “OhOhOhhhh”.

Visiterai tutto il mondo in una sola notte, dallo zimbabwe alla papuasia, dal Polo Nord al Polo Sud e ritorno, uno spettacolo che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.Cool

Alla fine del viaggio parteciperai ad un breve drink direttamente a casa di Babbo Natale, con visita della fabbrica dei regali dove incontrerai i suoi aiutanti elfi, e ti verrà consegnato:
– attestato di partecipazione personalizzato “Ho viaggiato con Babbo Natale” con autografo e dedica
– costume da Babbo Natale compresa la barba bianca
l’intero pacco delle letterine che da piccolo hai scritto a Babbo Natale
– biglietto per il ritorno a casa***

*** E’ possibile sostituire il biglietto per il ritorno con estensione soggiorno Polo Nord fino al prossimo Natale con trattamento da “Elfo alla Pari“, gratuito, pasti non compresi

Costo a persona: 200 €

La quota comprende
*giro del mondo 1 notte su turbo slitta
*pasticcini
*attestato partecipazione
*costume babbo natale + barba
*pacco tue letterine
*a scelta tra biglietto ritorno con slitta in classe economica o prolungamento soggiorno

La quota non comprende
*pasti e bevande
*copertura assicurativa
*tutto ciò non indicato ne “La quota comprende”

NOTA: dato il gran numero di tappe si raccomanda un abbigliamento comodo e adatto a tutti i climi, e un bagaglio maneggevole

La offerta è in Esclusiva SOLO per i nostri clienti, per prenotazioni effettuate entro e non oltre il 23/12


Il cliente arrogante e le agenzie online

marzo 19, 2007

Eh, sì. Prima o poi capita sempre nella vita di tutte le persone che lavorano con il pubblico, questo tipo di cliente.

Entra (o ti contatta se lavori online), ti chiede inizialmente 4-5 preventivi puntandoti una proposta. Gli fai il preventivo. “Non va bene” – risponde – “mi aspettavo un prezzo più basso”. Non contento ti chiede altre proposte, ovviamente vaghe e magari pure per l’estero, in periodo di alta stagione e con un budget risicato. Poiché il tuo lavoro è consigliare bene il cliente e, soprattutto, non dargli false illusioni, gli anticipi che per il tipo di viaggio che ha in mente potrebbe non rientrare nel budget, a meno che non esca qualche last minute. 

Salta fuori che ha anche i bambini, che in passato avrebbe viaggiato scovando chissà dove ottime proposte con entrambi i bambini gratis (e a tal proposito puoi leggere l’articolo “Il Bambino Gratis”), che pertanto se lo aspetta anche quest’anno e che sei tu che non riesci a trovare la proposta che piace a lui, perché è convinto nel suo cuore che basti desiderare una cosa per ottenerla e se non avviene basta incolpare il suo prossimo e in quel caso il suo prossimo sei tu.

Ecco: questo è proprio quel tipo di cliente che chiunque evita. Se entra in agenzia, dopo due parole o lo affibbiano alla nuova banconista di turno con la scusa del “Deve fare esperienza, poi magari se riesce a fare il miracolo meglio ancora“, o le danno un bel cataloghino gratis da consultare a casa propria. Dato che non ascolta chi ne sa più di lui, si spera che almeno lo vedrà con i suoi occhi che “Volere, ahimé, non è potere”.

Purtroppo chi lavora su internet è il bersaglio principale: appena trovano la persona gentile da poter maltrattare, subito pensano di approfittarsene, tranne poi rimangiarsi tutto quando gli fai notare che, insomma, tu ci lavori in questo ambiente e anche tu meriti rispetto. No, per principio non può ammettere di aver torto. Gli mandi l’equivalente del catalogo e invece di consultarlo passa la giornata ad accusare te di non saper fare il tuo lavoro. non solo arriva perfino di accusare le strutture di avere prezzi troppo alti.

Può darsi, ma – a prescindere che, a meno che non gestisci quella struttura e quindi sei in grado di dare una valutazione obiettiva sui prezzi che pratica, non credo tu possa esprimere giudizi sugli stessi – se è così sicuro di aver trovato di meglio altrove, come mai continua a scocciare te invece di andare a prenotarsi queste chimeriche meravigliose proposte?

La risposta è una: perché non le ha trovate, sta bluffando e vorrebbe che fossi tu a sprecare il tuo tempo – rigorosamente gratis – per fargli quel favore, che evidentemente in agenzia non gli fanno e su internet ci perde troppo tempo a trovar da solo. Tanto una volta che tu gli hai dato le dritte cosa ci mette a prenotar da solo? Se può avere qualche scrupolo parlando faccia a faccia con una banconista in agenzia su strada, questo tipo di cliente non ha il minimo pudore di cercare di sfruttare chi lavora su internet, magari offendendo anche e arrivando perfino a cercare di ingaggiare una stupida guerra psicologica.

La domanda che il cliente arrogante non si pone quando ha che fare con internet è: ma chi c’è all’altro capo?

Risposta: Una persona in carne ed ossa, di più, un professionista, che se non ti vuole illudere lo fa per il tuo unico bene, perché certo a lui non viene niente in tasca. Ora c’è chi apprezza la sincerità e chi invece preferisce le bugie. Il cliente arrogante cosa preferirà?

Ciò non toglie che i miracoli non avvengono nemmeno su internet e che il mezzo di lavoro scelto per espletare il proprio lavoro non autorizza il cliente, nessun cliente, a sminuire l’operato altrui semplicemente perché non ti illude né ti truffa. Né tantomeno autorizza il cliente a criticare l’operato dei gestori delle strutture o a imporre che debbano praticare la offerta “Bambino gratis ” quando il loro prezziario non la prevede e nessuna legge lo impone.

Morale: Non è scritto da nessuna parte , insomma, che “Chi lavora su internet debba essere trattato come il tuo zerbino personale”. Tutto quello che si può fare con questo tipo di cliente e la sua mancanza di rispetto per il lavoro altrui? Evitarlo, e sperare che trovi la sua chimera, perché altrimenti prima o poi finirà da chi è meno onesto. Purtroppo il cliente non ha sempre ragione, sono tanti i pregiudizi su internet. Sono proprio questi comportamenti a convincere certi furbi a vendergli illusioni con la scusa del “Gli ho dato quello che ha chiesto”, e a me a creare questo blog.


La leggenda dell'”Esperto turista fai-da-te”.

ottobre 9, 2006

Prenotazione fai da te?
 
Vantaggi: fai tutto da solo, non devi render conto a nessuno, decidi tu quando partire cosa scegliere dove sceglierlo, magari riesci a risparmiare parecchio. Grandioso!

Certo questo comporterà spulciare cataloghi (che dovrai reperire in agenzia), navigare per ore su internet a spese tue (ma tanto hai la tariffa flat – sì ma ora sei in ufficio e attenzione al capo!), inviare “soltanto” ottocento email in tutto il mondo per chiedere quello che nelle decrizioni degli hotel non si legge, imparare quattro o cinque lingue perché magari sei quello che è indeciso tra praga budapest francia madrid e lisbona e sei incappato in un hotellino economico e misconosciuto trovato sulla ventesima pagina di risultati dei motori di ricerca, che purtroppo non parla italiano e nemmeno inglese. Delle ottocento email forse avrai risposta su dieci, scritte in un linguaggio incomprensibile e poco chiaro che peraltro non ti ha risolto i dubbi. Non parliamo dell’Italia: un bel portale e puoi metterti in contatto con migliaia di strutture, quante di queste avranno i prezzi visibili e soprattutto aggiornati, quante di queste usano il pc e non hanno la mailbox piena, quante di queste ti risponderanno non prima di tre giorni e quante di queste ti invieranno un preventivo dettagliato compreso di tutte le spese in loco?

E soprattutto: quante di queste strutture esistono davvero? Un sito lo possono fare tutti tanto fin che si tratta di farsi pagare un acconto che ci vuole a convincerti?

Finalmente, nel marasma di proposte hai selezionato delle strutturine e il volo lo hai prenotato. E il transfer? Ricordati che se vai all’estero nessuno verrà ad aspettarti all’aeroporto mostrando un cartello col tuo nome, nessuno ti accompagnerà fino al giusto hotel. Prenderai un taxi e pagherai una cifretta o userai i mezzi pubblici per poi magari accorgerti che l’hotellino tanto carino è fuori mano anche per loro, nonostante sulla descrizione che hai letto fosse scritto “…facilmente raggiungibile“. Forse era anche facilmente raggiungibile, ma se partivi dal bar in strada o dalla pizzeria all’angolo, solo che non era specificato…..

Arrivi finalmente nell’hotel: non trovano la tua prenotazione. A chi dirlo? Chiami un attimo l’avvocato e poi dormi in strada? Oppure la camera è indecente: che ci puoi fare? Le altre sono tutte prenotate e comunque dalle foto non si capiva che erano bruttine. Oppure ancora peggio: l’hotel non esiste. Complimenti! Sei nel gruppo dei truffati. Ora ti aspetta una bella serata per denunciare la truffa, trovare un altro hotel “vero”, riprenotarlo, e infine riposarti meditando furibondo che se prenotavi con agenzia almeno potevi rivalerti su di lei e reclamare.
Finalmente ti addormenti nonostante il nervoso e il giorno dopo tornando da una passeggiata scopri che ti hanno rubato qualcosa dalla stanza. Dimostralo e farti risarcire se ci riesci. Accidenti! Se avessi fatto l’assicurazione che ti aveva consigliato l’agenzia…..
Naturalmente al ritorno in ufficio non racconterai mai la tua vera vacanza, ma soltanto che ti sei divertito e che raccomandi a tutti la stessa vacanza, soprattutto al collega antipatico. L’orgoglio ha il suo valore e non puoi certo ammettere di aver fatto una fine peggiore del collega “pollo” che aveva prenotato su un sito fasullo una vacanza che non ha mai usufruito. In fondo tu la vacanza l’hai fatta no?

E fu così che nacque la leggenda dell'”Esperto turista fai-da-te”.

Morale: Ricordate la pubblicità del tipetto messicano che a dei turisti in difficoltà chiedeva sornione “Turista fai-da-te?” e a risposta affermativa terminava con un bel “Ahiahiahiahiahia”….. ?


Agenzia o fai-da-te?

ottobre 9, 2006

E’ il perenne dilemma che tormenta puntuale chi sta progettando la propria vacanza.
Molti clienti lo traducono così: vado in agenzia e mi faccio spennare o faccio da me e risparmio? E se non sono loro a farlo ci pensa l’amico, parente, fidanzato o collega dì ufficio che una volta ha provato a prenotare da solo – magari gli è andata bene per la fortuna del principiante – e da allora si è autonominato  “esperto del turismo fai-da-te”.

Già nel dilemma è nascosto un pregiudizio che avrai sicuramente notato: l’agenzia ti spenna mentre da solo risparmi.
E dove è scritto che sia così?

Ti spiego da dove nasce questo pregiudizio: dalle quote iscrizione (alias spese apertura pratica) che si vede addebitati nella prenotazione con agenzia. Ma cosa saranno mai queste spese?

Distinguiamo 3 casi:
primo caso) il pacchetto da te scelto è un viaggio organizzato, vuol dire che dietro c’è un tour operator che lo ha organizzato/creato/proposto. Un esempio: il viaggio weekend all’estero o settimana in mar rosso,crociere, soggiorni vari anche in Italia. In questo caso l’agenzia si prende una colpa che non ha. Perché ? Perché le spese apertura pratica non sono imposte dalla agenzia, ma dal tour operator, e sono obbligatorie altrimenti il tour operator non effettua il servizio. A che servono? Andiamo nel dettaglio: hai mai chiamato l’elettricista o l’idraulico per un intervento a casa tua, che ne so, cambiare una presa eletrica o installare un nuovo rubinetto? Ok. Quanto hai pagato? Una enormità mi dirai, meglio se provvedevi da solo (tanto per chi acquista qualcosa la spesa è sempre una enormità fosse anche 1 euro, non è così?).
Nel conto non hai mai notato una vocina del tipo “Costo Chiamata” o “Manodopera”? Eccola!

Quando richiedi ad altri un servizio che tu da solo non saresti mai in grado di offrirti ritieni giusto che questo qualcuno ti addebiti il servizio, vero? Ma chissà perché, se ti va bene pagare centinaia di euro di manodopera meccanici, colf, idraulici, falegnami, elettricisti etc, sei ritroso quando si tratta di pagare per il servizio turistico.
Le spese apertura pratica/quote iscrizione non sono altro che le spese da sostenere affinchè sia qualcun altro a organizzare il viaggio per te: quindi per il pacchetto in mar rosso abbiamo telefonate internazionali per l’hotel da prenotare, il transfer aeroporto/hotel e viceversa, la prenotazione per il volo, l’inoltro del pagamento ai singoli operatori (compagnia aerea, hotel, società che effettua il servizio trasferimento) con conseguenti commissioni bancarie anche internazionali, la preparazione dei documenti di viaggio e eventuale invio degli stessi al tuo domicilio o a quello dell’agenzia, eventuale richiesta del visto, per non parlare della conoscenza di eventuali lingue straniere qualora si stia parlando di viaggio all’estero, del tempo impiegato a fare tutte queste cose, oltre alla assunzione di tutti i rischi e al dover spesso riservare un assistente in loco che ascolti eventuali tue lamentele, o addirittura l’assistente all’aeroporto che ti aiuta in tutte le pratiche di check in.
Tutte queste attività, che altrimenti dovresti fare tu a spese tue, vengono svolte da questo “qualcuno” che pertanto, esattamente come fanno l’idraulico, il meccanico, l’elettricista etc, ti chiederà un contributo a forfait che nel dettaglio dei costi comparirà sotto la voce “Quote iscrizione ” o “Spese apertura pratica” o anche “Spese gestione pratica”. Senza questo servizio il viaggio non lo faresti e rimarresti a casa a guardare la tv.
E se ti fai male mentre sei in viaggio? Moltissime volte – ma non sempre – la spesa apertura pratica integra anche la stipula di una assicurazione medico bagaglio o annullamento che copra eventuali imprevisti tu possa avere.
Di queste spese apertura pratica sai quanto incassa l’agenzia? 0 euro. Infatti l’unico guadagno che avrà l’agenzia sarà una percentuale sul viaggio venduto.

secondo caso) Il pacchetto da te scelto non è organizzato da un tour operator ma è la tua agenzia che ti consiglia una determinata struttura che conosce. In questo caso  sarà l’agenzia ad effettuare fisicamente la prenotazione per conto tuo presso la struttura facendosi carico del pagamento presso la stessa. Sarà l’agenzia a preparare i documenti di viaggio che presenterai in struttura all’arrivo e che attesteranno che sei il cliente che ha prenotato quel soggiorno e non altri. Avendo comunque impiegato risorse e tempo per prestarti questo servizio (telefonate alla struttura per sapere se c’è posto, magari ritelefonato perché tu ne hai dovuto parlare prima a casa, preparato i documenti e telefonato a te per avvisarti di venirli a prendere o addirittura spediti a casa tua a domicilio o via email), per tutto  questo l’agenzia può benissimo aggiungerti la spesa prevista come sopra. Senza l’agenzia non avresti mai conosciuto l’esistenza della data struttura e saresti rimasto a casa o finito chissà dove.

Nel secondo caso potresti essere ancora più fortunato: se la tua agenzia decide di non addebitarti le spese apertura pratica avrai pagato la stessa cifra che avresti pagato prenotando da solo, ma risparmiando le telefonate e le ricerche che ha fatto l’agenzia al posto tuo.
Mi dirai: ma hai detto che l’agenzia guadagna una percentuale sul pacchetto venduto, quindi il guadagno lo ha lo stesso.
Anche qui bisogna fare una piccola distinzione: non è detto che questa percentuale ci sia sempre. In alcuni casi – prezzi ridotti all’osso o strutture che non vogliono collaborare o voli – la percentuale può essere 0% o qualcosa di ridicolo che non giustifica le spese sostenute per la prenotazione. Di conseguenza l’agenzia inserisce la spesa apertura pratica perché lei l’ha comunque sostenuta per il cliente.

Ultimo caso) Hai prenotato un volo (di linea o low cost per esempio): oggigiorno conosci bene le crisi delle compagnie aree – vedi Alitalia e Volareweb – non riescono a far fronte ai loro costi di gestione, figurati se queste danno pure la percentuale alle agenzie. Un sogno! Ma l’agenzia ha comunque dovuto eseguire la prenotazione per tuo conto sostenendo le spese e in alcuni casi devono anche dotarsi di stampante apposita per emetterti realmente i biglietti cartacei, e sai quella stampante costa un canone annuale che paga sempre l’agenzia, non tu, e quindi di nuovo deve addebitarti le spese apertura pratica, che in questo caso chiamano “fee agenzia”. Non ci sono regole predefinite, ogni agenzia definisce le sue fee a seconda del tipo di volo, distanza viaggio e altri particolari.

Per non parlare poi della consulenza: quante volte sei entrato in agenzia e chiesto consigli sul tipo di vacanza da fare, documenti necessari per viaggio estero, vaccinazioni e info varie? Tutto questo non figurerà nelle voci di spesa ma stai sicuro che la persona che ti ha prestato attenzione ha speso del tempo sottraendolo ad altri clienti, magari ha già dovuto fare delle telefonate per tuo conto per sapere se il dato pacchetto era disponibile ed altri ammennicoli: e se tu poi non prenoti le avrai sottratto tempo inutilmente, per non parlare degli eventuali costi telefonate per tuo conto. Ti assicuro che ci sono molti furbi che approfittano delle agenzie per reperire informazioni/consigli e andarsene poi a prenotare da soli autonominandosi “Esperto del turismo fai-da-te” (vedi a questo proposito l’articolo “Al lupo al lupo! Quando il cliente fa il furbo” e “La leggenda del Esperto turista fai-da-te”).

Quali sono i vantaggi del prenotare con agenzia? Consulenza, organizzazione del viaggio, risparmio delle spese di telefonate, tempo per cercarsi le informazioni sul come organizzare la precisa vacanza, per quanto incredibile hai un risparmio del costo dei singoli servizi se prenotati da soli (quanto pagheresti tu da solo un transfer dall’aeroporto di Sharm el Sheikh?). Inoltre hai la possibilità di stipulare a prezzi vantaggiosi una assicurazione che ti copra prima  e durante la vacanza (pensi di andare sulla neve: e se ti rompi una gamba sciando?). Vantaggiosi, sì, perché le compagnie di assicurazioni avvantaggiano collaboratori come le agenzie, che ne possono stipulare parecchie, proponendo ai loro clienti dei costi nettamente inferiori.

Inoltre, come ti ho anticipato: se sei partito con tour operator e durante la vacanza hai un problema (l’hotel ha perso la tua prenotazione, dove dormirai? Oppure sciopero degli aerei: chi ti dice come comportarti? La tua stanza d’albergo è pessima, lo fai presente alla reception – dove ti fanno un sorriso di convenienza e ti salutano) a chi ti rivolgerai? Al famoso assistente in loco – se previsto –  oppure al booking del tour operator, e se nemmeno loro ti ascoltano ti ricorderai della tua agenzia e chiederai il loro aiuto. Se al termine della vacanza vorrai fare reclamo la tua agenzia ti aiuterà a produrlo. E se la tua agenzia non ti dovesse ascoltare hai una legge che ti protegge, ben nominata in qualsiasi contratto di viaggio tu abbia firmato. Il concetto esposto è questo: il cliente che ha prenotato il viaggio ha diritto di usufruirne al meglio.  Pertanto se l’hotel ha perso la tua prenotazione, è indecente o chissà cosa, il tour operator te ne propone un altro invece di lasciarti per strada. Altroché se c’è la possibilità di far valere i tuoi diritti.

Morale: maggiore protezione a fronte di una piccola spesa, talvolta anche nulla.


Il bambino gratis

settembre 2, 2006

Per quanto si parli di crisi demografica chiunque lavori nel turismo sa che non esiste. Perlomeno si arriva a pensarlo a giudicare da quanto sono numerose le richieste di vacanze per famiglie con bambini.

Dopo un po’ ci si accorge che tra i clienti vige una strana regola non scritta, secondo la quale basti parlare di “bambini” (anche se hanno 17 anni suonati e stanno per scegliere la facoltà universitaria) per ottenere un grosso sconto o addirittura la vacanza bimbo gratis.

La domanda che ci si pone nell’ambiente è: perché se lo aspettano?

Il motivo risiede nelle migliaia di offerte che privilegiano la famiglia: si va dalla vacanza bimbo gratis, al piano famiglia, forti riduzioni terzo e quarto letto se occupato da bambini, fino ad arrivare alle offerte per genitori single.

Ognuna di queste proposte ha le sue regole, ne più ne meno come ci sono determinate regole per usufruire delle offerte della serie “parla gratis con tutto il mondo” che tanto ci assillano dalle pubblicità tv e giornali. Come sapete, da un lato ti evidenziano di poter parlare gratis con tutto il mondo, ma ad una approfondita analisi scopri che per farlo devi comunque effettuare telefonate mensili per minimo 50 euro, o che la offerta è limitata solo a determinati numeri, o che la offerta è legata all’acquisto un telefonino da 500 euro….

Anche nelle proposte bambini quindi ci sono determinate regole che vanno sempre ben lette nei dettagli della offerta. Le più comuni sono le seguenti:

  • Limite sulla età del bambino – per la serie “Dicesi bambino…” : in generale ci sono dei limiti alle età dei bambini, insomma per i genitori i figli restano bambini anche a 25 anni ma ciò che conta non è se tu consideri una persona “bambino” ma se è considerato bambino nella offerta, per cui puoi scoprire che a partire da una certa età il bambino è considerato  – dal punto di vista turistico – adulto, anche se non ha ancora compiuto la maggiore età. Esattamente come nelle medicine. Per la maggior parte delle volte si trova come limite i 12 anni non compiuti, altre volte 8-10 anni non compiuti. Il limite sulla età bambino non è assolutamente fissato da nessuna legge, quindi ogni struttura/tour operator segue le sue regole e le descrive o nel catalogo o nel dettaglio della proposta. Di conseguenza tuo figlio usufruirà degli sconti/riduzioni previste per i bambini solo se rientra nella fascia di età richiesta e non perché lo vuoi tu.
  • Bimbo gratis: limite al numero di bambini gratis. Parliamoci chiaro: forse tu avrai uno o due figli ma ci sono pure varie famiglie che ne hanno tre, quattro, o magari portano appresso i figli e pure i nipoti. Possibile che debbano avere tutti la vacanza gratis? Ultimamente gli operatori turistici hanno mangiato la foglia: poveretti, si sono ritrovati estati intere con famiglie numerose i cui bambini (cinque o sei) rientravano tutti nella incauta offerta bimbo gratis, inizialmente creata per farsi pubblicità, ma che ha avuto come effetto collaterale di attrarre le famiglie di cui sopra. Dopodiché si son fatti furbi: mai più uno sfacelo simile. Quindi laddove è consentita la vacanza gratis ti ritrovi spesso scritto “Attenzione: gratuità limitata ad un solo bambino per alloggio/camera, al secondo bambino verranno applicate le riduzioni da listino…“, o in alcuni casi “Bambino in terzo letto gratuito, secondo bambino gratis ma posti contingentati all’esaurirsi dei quali verrà applicata la riduzione da catalogo…”. Quindi attenzione: sempre più spesso – per non dire quasi sempre – la gratuità è limitata ad un solo bambino (rientrante nella fascia di età indicata nella offerta). Rarissimi i casi in cui se ne possono avere due: in questo frangente il meccanismo è consentire la gratuità del secondo bambino solo per un numero di posti limitati, costringendoti – se davvero ne vuoi usufruire –  a prenotare con anticipo per non restare fuori. In questo modo si argina la invasione delle orde di bambini gratis, fa niente se le famiglie con più figli vengono penalizzate ma come si dice “A caval donato non si guarda in bocca“.
  • Limite sul periodo di gratuità del bambino: in determinati casi il gestore può aver ristretto la gratuità bambino ad un determinato periodo – esempio giugno luglio e settembre, con esclusione di agosto e feste natalizie. Questo per invogliare i turisti a scegliere di soggiornare in periodi più di bassa stagione, in cui il flusso turistico scema parecchio. Quindi ancora: mentre leggi la descrizione della offerta devi controllare anche questo.
  • Piano famiglia. Il famigerato piano famiglia è una semplice variante della offerta “bimbo gratis” ed spesso utilizzata dagli hotel. Attenzione: non vuol dire che viaggi gratis perché hai una famiglia, figuriamoci, vuol dire che se hai una famiglia (e non nella accezione che tu dai al termine ma secondo quella dell’operatore turistico) puoi accedere a sconti e riduzioni particolari. Un classico è la offerta 4=3. Che vuol dire? Vuol dire che se siete due adulti più due bambini (sempre secondo l’accezione dell’operatore turistico) nella stessa camera d’hotel, invece di pagare due quote intere più terzo e quarto letto a prezzo ridotto, puoi pagare solo tre quote intere e hai risolto i tuoi problemi. Due conti sono sufficienti per farti capire il tipo di risparmio che puoi avere. Attenzione: controllare sempre bene le condizioni di fruibilità del piano famiglia (quanti devono essere gli adulti, quanti bambini, le fasce di età dei bambini, il periodo di fruizione).
  • Single con bambini. Anche se oggigiorno ci sono sempre più famiglie monogenitore, il piano famiglia spesso non è creato per questi casi. Quindi se sei un genitore con un bambino scoprirai frequentemente di non poterne approfittare a meno che non ti ritrovi nel caso seguente: hai tre bambini, uno supera la fascia d’età per essere considerato bambino dal gestore turistico ma gli altri due vi rientrano e sono “bambini” a tutti gli effetti.  Ok! In pratica  – indipendentemente da quello che pensi tu o la lagge su cosa è bambino e cosa è un adulto – sarete considerati due adulti più due bambini. Il gioco è fatto, puoi usufruire anche tu del piano famiglia. E se non hai tre figli, ma solo uno o due che si fa? Stai a casa? Fortunatamente puoi incappare in una offerta apposita del tipo 1+1=1 oppure 1+1=1,5, strane equazioni matematiche dall’oscuro significato (poi per te che sei stato rimandato in matematica in seconda liceo ancora meglio). Ti chiarisco le idee. 1+1=1 vuol dire che, se siete considerati un adulto più un bambino, allora pagherai solo una quota adulto e il bambino va gratis. 1+1=1,5 invece vuol dire che pagherai una quota intera più una quota al 50%. E cosi via…Se hai due figli e le età di uno dei due lo rendono “bambino” puoi approfittare magari della offerta “bimbo gratis in terzo letto”: tu e uno dei bambini figurerete come adulti e pagherete due quote intere, ma il secondo bambino (sempre secondo l’accezione dell’operatore turistico) soggiorna gratis.
  • Bambino quasi gratis: attenzione a cosa è gratis. Alcune offerte danno il soggiorno gratuito ma poi i pasti li fanno pagare, oppure danno gratis la mezza pensione ma non la pensione completa. oppure i pasti sono gratis ma le bevande no.
  • Controlli specifici sulla età del bambino. Una volta capitò un cliente che voleva sapere se il suo bambino di 13 anni poteva rientrare nella offerta bimbo gratis, la quale era limitata a bambini di 10 anni. Fatto notare la risposta fu: “ma tanto non li dimostra…..” Proprio grazie a clienti d questo tipo sempre più strutture hanno preso l’abitudine di richiedere una certificazione che attesti la vera età del bambino. Te la possono chiedere alla prenotazione, ma quasi sempre te la chiedono all’arrivo o durante la vacanza e se non sei in grado di produrla ahiahi: ti addebiteranno la refusione dello sconto o gratuità estorta senza diritto. Non partire senza averla messa in valigia: non si sa mai.

Morale: Per te che hai figli, leggere attentamente i dettagli di una proposta per capire se e quanto il tuo bambino sia davvero “bambino” e quanto una proposta sia orientata alla tua famiglia.  

Domanda: E se per quanto scruto e cerco nella descrizione del viaggio non trovo alcuna di queste miracolose equazioni risparmiose?

Risposta: Beh se proprio non è indicato niente vuol dire che il bambino usufruirà delle riduzioni terzo quarto letto indicate nel listino e basta. Del resto, scusa se te lo faccio notare, ma non è scritto da nessuna parte che le famiglie debbano avere obbligatoriamente un trattamento speciale – perché se è per questo ci sono anche i single, i gay, i disoccupati, i giovani, gli anziani, i cuori spezzati, quelli che non hanno vinto al lotto, quelli che sono stati appena licenziati etc etc etc (e i cosiddetti “normali standard” oramai a rischio di estinzione dove li mettiamo?). Inoltre scusa nuovamente il mio poco tatto, ma i bambini non è che consumino proprio poco…. conosco certi bambini grossi come vitelli che mangiano più degli adulti e altri apparentemente fuscelli che son capaci di far fuori due primi piatti in soli dieci minuti.

Ma forse è per questo che stai cercando le offerte “bambino gratis”?


La mezza pensione

agosto 24, 2006

Molti clienti credono che la vacanza in mezza pensione costi la metà della vacanza in pensione completa, così quando reputano troppo caro un preventivo pensione completa te ne chiedono un altro in mezza pensione aggiungendo che “cosi risparmiano”. Per quale motivo lo pensano non è dato sapere. Ma procediamo con ordine.

Nel turismo si definisce mezza pensione un trattamento al cliente che comprende il pernottamento e prima colazione più un pasto al giorno, bevande ai pasti non incluse. Tutto qui. Normalmente la gran parte delle strutture lo intende come la cena, di conseguenza hai il pernottamento, la prima colazione e la cena, mentre per il pranzo  – e anche per le bevande ai pasti – provvedi da te. Ci sono poi quelle strutture che non hanno il ristorante interno ma hanno stipulato convenzioni con ristoranti della zona e allora possono darti un buono al giorno da presentare nel locale convenzionato, e in alcuni casi puoi decidere se sfruttarlo per il pranzo o per la cena.

Tecnicamente sui cataloghi o su internet puoi trovare la dicitura “Mezza pensione”, oppure l’abbreviazione italiana “M.P.” oppure ancora la dicitura inglese “Half Board” o relativa abbreviazione “H.B.” (la dicitura inglese è più frequente perché nel turismo, e non solo nel turismo, a noi italiani piace fare gli anglofoni).

La mezza pensione è quindi adatta a chi vuole passare la giornata fuori, magari in spiaggia mangiando un panino oppure in giro a visitare la zona e fermandosi a pranzare in qualche trattoria o ristorante lungo la strada.

La differenza con la pensione completa quindi in cosa consiste? Nel fatto che la pensione completa include anche il pranzo, cioè due pasti al giorno (sempre bevande escluse).

Adesso: se la mezza pensione comprende pernottamento e prima colazione più un pasto mentre la pensione completa comprende pernottamento e prima colazione più pranzo e cena, perchè mai la vacanza in mezza pensione dovrebbe costare la metà della pensione completa? Anche qui siamo caduti in un trabocchetto della definizione. Se è dimezzata la pensione sarà dimezzato anche il prezzo no? Purtroppo no.

La differenza tra pensione completa e mezza pensione sta solo nel costo del pasto in più e basta. In pratica a seconda della struttura/pacchetto si può andare dai 5 euro al giorno a persona ai 10-20 euro al giorno a persona in su per pacchetti più costosi. Ovviamente se scegli la mezza pensione per “risparmiare” e non prevedi di mangiare un panino a pranzo dovrai comunque mangiare qualcosa altrove: quanto ti costerà?

Morale: Optare per la mezza pensione pensando che costi la metà è il modo migliore per ingannarsi da soli. Meglio sceglierla solo se è il trattamento ideale per la vacanza che farai.